Giuseppe Cordopatri dei Capece e Angelica Rago dei Capece: “Il giornalismo ci ha salvati, non siamo eroi , abbiamo dei valori che portiamo avanti con orgoglio”

Quando si parla di Mafia tutto sembra confuso, ogni affermazione o supposizione risulta riduttiva e mai completamente esaustiva. La Mafia c’è, esiste, non si sa bene dove e in che modo ma opera costantemente sul panorama socio-politico italiano e mondiale. Ne sa qualcosa la famiglia Cordopatri dei Capece , nobile dinastia calabrese, che ha potuto e dovuto testare sulla sua pelle le devastanti conseguenze che seguono quando si decide di contrastare il potere mafioso.
Giuseppe Cordopatri dei Capece e Angelica Rago dei Capece, raccontano in esclusiva le loro esperienze e la paura provata in quei periodi. I veri valori trasudano dalle loro parole, la voglia di continuare a credere nei veri ideali che da sempre li contraddistinguono.

Cosa rimane di questa esperienza, come ne siete usciti  e come vi senitite?
Giuseppe Cordopatri dei Capece: “Oggi rimane una profonda scontentezza, le battaglie fatte non dovrebbero essere vanificate, oggi ci guardiamo attorno e notiamo gli errori di sempre, siamo delusi”
Angelica Rago dei Capece:”Noi rifaremmo esattamente tutto. Penso non ci sia nulla di eccezionale in quello che abbiamo fatto, abbiamo semplicemente portato avanti i nostri diritti di cittadini, come tutti dovrebbero fare.
Abbiamo chiesto la tutela dei nostri diritti ed è sbagliato definire tale gesto un atto di erosimo, dovrebbe rappresentare la normalità.”

Che cos’è la Mafia?
Angelica Rago dei Capece:”La mafia è un’associazione di potere a base politica: per questo motivo sono morti Falcone,Borsellino e gli altri… Nessuno vuole combattere un potere cosi grande. Lo Stato ha un partner nel PIL che è la Mafia. Vorrei si capisse che il problema Mafia non riguarda la calabria o il Mezzogiorno ma l’italia intera. La mafia gli affari li fa con il nord che vive di questo, cerchiamo di dare i parametri validi e la giusta localizzazione al problema; Il sud è piu povero, il sud ha fatto grande il nord ma questo non vuol dire che faremo una rivoluzione, ma è venuto il momento di prendere coscienza dei fatti.”

Come ne siete usciti?
Giuseppe Cordopatri dei Capece: “Il giornalismo ci ha aiutato; tutti i nostri parenti, deputati e politici calabresi sono scomparsi. Siamo usciti nelle prime pagine dei più grandi quotidiani mondiali e questo ci ha aiutato ad uscirne. Con mia madre siamo stati invitati ovunque e siamo andati in tutta Italia, qui in Calabria non è mai arrivato un telegramma, nulla, siamo stati ignorati ed abbandonati al nostro destino.
In Calabria quale famiglia si è costituita parte civile? Solo i Cordopatri.
Non ho visto nessun parente al mio fianco in tribunale, sono tutti spariti e ci hanno fatto passare per pazzi,poi quando tutto era finito improvvisamente non eravamo più i pazzi ma quelli che avevano ragione. Nel momento in cui uno si costituisce parte civile se non hai i soldi e  un cognome per poteri difendere rimani isolato. Se non avessimo avuto il prestigio di un cognome e l’appoggio dei giornalisti noi come avremmo fatto? Siamo usciti grazie al giornalismo.”

Che ne pensate della situazione politica attuale?
Angelica Rago dei Capece: “Parliamo di un presente in cui dobbiamo scegliere se morire di fame o di CoronaVirus, la situazione è tragica e mal gestita. Il problema non penso sia tanto se riaprire o meno, ma nel caso sulle modalità con le quali farlo: sanificare è costoso, le promesse fatte dallo stato non sono state realizzate, lo stato parla e sembra una propaganda elettorale, il cittadino è deluso e vota per protesta. Abbiamo un governo che non abbiamo scelto e i parlamentari non sostengono i cittadini, questo era lo stato ieri e ,lo stato è oggi, ci sono voluti le morti eccellenti per dire che non era una propaganda.
Si dovrebbe votare non perché ci sta il parente che promette il posto ma con unacoscienza politica. La politica siamo noi, la nostra disattenzione ha portato questa situazione.
È più probabile che ci colpisca la politica che il Covid-19.”Giuseppe Cordopatri dei Capece:” Vorrei porgere questa domanda ai ministri: nella nostra dinastai storicamente ci sono stati molti politici, i nostri antenati hanno dedicato la loro vita alla politica rimettendoci economicamente e non guadagnandoci.
La politica prima era diversa e non veniva vista con lo scopo di guadagnare soldi come ora, mi chiedo perché i vari deputati non rinunciano al loro stipendio per aiutare gli Italiani?”

Avete mai avuto paura in passato?
Angelica Rago dei Capece: ”Abbiamo avuto molta paura: nessuno è un eroe! Quando la mattina alle 5 andavo in campagna avevo paura che dietro qualche albero potesse esserci qualcuno, ma ho continuato a lavorare sempre, Questa non è coraggio ma  coscienza. Nella mia vita ho preso delle decisioni, ho dei valori che mi ha trasmesso mio padre e li ho portati avanti a testa alta.”

La Calabria è spesso accostata alla Mafia, qual è il vostro pensiero?
Angelica Rago dei Capece:”La Calabria è una terra di persone oneste, chi si è tirato indietro è perche ha avuto paura, chi ha parlato è stato lasciato solo.”

Il Duca Giuseppe Cordopatri dei Capece entra nella famiglia di AssoTutela accettando con piacere l’invito del coordinatore del commercio per AssoTutela nel Lazio Orazio Scuro.Il presidente Michel Maritato accoglie con entusiasmo Giuseppe Cordopatri dei Capece: “ Un piacere per noi e per me personalmente, la lotta alla mafia è purtroppo sempre attuale. Siamo orgogliosi di dargli il nostro caloroso benvenuto”

Dario De Fenu

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