Centri estivi salvati

Mentre i genitori continueranno a lavorare, cosa faranno i bambini?

Un salvataggio in extremis dei centri estivi è stato tentato: anche se ogni regione adotterà regolamenti territoriali, tutte si dovranno attenere alle Linee Guida dell’ultimo Dpcm (3 giugno): sarà d’obbligo un rapporto numerico fra operatori, bambini e adolescenti, graduato in base all’età; per evitare assembramenti ci saranno dei “triage” d’accoglienza e gli ingressi dovranno essere scaglionati di almeno 5/10 minuti. I punti di accoglienza dovranno essere all’esterno o in un ingresso separato dell’area dove si svolgono le attività per evitare l’accesso degli adulti che accompagneranno i minorenni.

E ancora: nel punto di accoglienza deve essere disponibile una fontana o un lavandino con acqua e sapone o, in assenza, il gel idroalcolico per l’igienizzazione delle mani del bambino prima che entri nella struttura; stessa cosa dovrà fare prima di essere riconsegnato ai genitori. Una serie di regole e comportamenti necessari e di grande cautela.

Risultato: molti dei centri estivi che di solito accolgono i più giovani, non potendo assicurare sufficienti spazi e il rispetto di queste norme, non riapriranno i battenti. Quelli che lo faranno, avranno in media meno posti disponibili. Inoltre ci saranno anche tanti genitori che, potendo stare a casa grazie al telelavoro, preferiranno tenere con sé anche i figli per evitare di esporre loro e sé stessi a possibili contagi, nell’attesa di poterli portare in vacanza.

continua…su Varese Press, https://www.varesepress.info/eventi/lezione-sospesa-salvataggio-in-extremis-dei-centri-estivi.html

 

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