Didattica all’avanguardia e banchi in discarica

La pandemia e le sue contraddizioni: la paura del contagio nel 2020 fece sì che si costruissero banchi per le scuole conaggiunta di rotelle da portare nelle aule degli istituti superiori.

Non pochi: più di centomila. Una spesaconsiderevole: più di quattrocento milioni di euro. Allora si disse, necessari per assicurare il distanziamento anti Covid fra gli studenti. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che aggiunge: “Dalle parole dell’allora ministro Lucia Azzolina, si percepiva anche un certo compiacimento, per aver ‘finalmente’ provveduto all’acquisto di ausili didattici all’avanguardia, che spingessero a nuovi modelli di insegnamento non più e non solo frontale quindi, viene da obiettare, non si trattava solo di Covid. Ė evidente – insiste ancora il presidente – quanto la ministra abbia fatto un volo pindarico nel portare avanti i metodi didattici perché alla fine in aula più della metà di quelle strampalate, scomode, non anatomiche ‘sedute’ non sono mai state utilizzate. Perché non ignifughe, perché non compatibili con il distanziamento, perché ritenute scomode dai ragazzi. Chissà se prima di procedere a tale, sconsiderata spesa, si è provveduto a richiedere la consulenza di un ortopedico o di un fisiatra. In sintesi: i dirigenti che li avevano ordinati sono tornati sui propri passi e le sedie a rotelline sono finite accatastate nei cortili delle scuole. Qualcuno, dotato di maggiore senso pratico come i veneti, ha pensato bene di caricare 40 banchi su una chiatta con destinazione discarica. Ci chiediamo se non sia il caso che, almeno questa volta, paghi chi ha sbagliato. Un esempio per i cittadini le cui risorse continuano a essere sperperate”, chiosa il presidente.

​​​​​​​​​Roma, 31 ottobre 2021

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