Guerra: vietato inasprire i toni

Attacchi da Mosca a ministri italiani. Non rispondere alle provocazioni la strada migliore

“La maggioranza della popolazione italiana è contraria al coinvolgimento del nostro Paese in guerra ma questo non sposta di una virgola l’orientamento di larga parte della classe politica che sembra non rendersene conto”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che precisa: “Secondo l’ultimo sondaggio condotto da Ipsos, una larga parte dell’opinione pubblica in Italia si conferma essere fortemente contraria all’intervento militare italiano nella guerra in Ucraina. Si tratta del terzo sondaggio che mette in luce questa tendenza prevalente nella società. Purtroppo, come avviene sovente, ancora una volta è palese il distacco tra governanti e governati, che finiscono per essere cittadini di serie B, il cui parere e la cui volontà contano meno di nulla”, attacca il presidente. Per rendere ancora più evidente lo scollamento tra pubblica opinione e governo, Maritato scende nel dettaglio: “Il 78% degli intervistati da Ipsos ritiene che dovremmo evitare ad ogni costo l’entrata in guerra dell’Italia, mentre soltanto il 9% sostiene che dovremmo intervenire militarmente a fianco dell’Ucraina e della Nato. Il 13% non si esprime al riguardo. Stupisce quindi, l’informazione orientata solo in un senso, che sembra quasi approvare l’aumento delle spese militari in Italia e l’invio delle armi sul teatro degli scontri. Una decisione che ci esclude dalla possibilità di diventare mediatori in un auspicabile trattativa diplomatica, che sarebbe la strada giusta per venir fuori da questa guerra crudele”, chiosa il presidente.

179 Visite totali, 1 visite odierne