Al Tintoretto la fontanella Acea diventa ‘proprietà’ privata

Chiediamo a Virginia Raggi a chi appartiene il ‘Nasone’ che dovrebbe dissetare tutti i romani

“Si scorge appena, dietro una rete a maglie fitte e a rigogliose piantine di alloro ma i più attenti e forse i più assetati, non possono non farci caso. Ė una fontanella che dovrebbe essere pubblica ma in realtà è dentro un appezzamento di terreno di proprietà comunale e ci chiediamo come ciò sia possibile”. Se lo chiede il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega:

“in viale del Tintoretto, in zona Eur Tre Fontane, l’amato ‘Nasone’ dei romani, uno dei simboli della nostra città, non è a disposizione di tutti i cittadini ma è ad esclusivo uso di un orto urbano di quartiere. Ci risulta che tali appezzamenti di terreno siano di proprietà del Campidoglio – chiarisce Maritato – assegnati a una associazione i cui membri pagano un esiguo canone annuale. Perché riservare l’acqua, che è un bene pubblico, soltanto a una piccola parte di cittadini? Anche questo è un diritto acquisito? Non abbiamo nulla contro gli affidatari dei lotti, che tra l’altro hanno bonificato un’area rendendola produttiva e organizzata ma riteniamo che Roma Capitale, attraverso il suo sindaco, debba porre rimedio a quella che riteniamo una svista. Non è concepibile che in un quartiere privo di qualsiasi possibilità di dissetarsi, l’unica fontanella sia inibita all’uso collettivo”, chiosa Maritato.

Roma, 5 aprile 2020

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